Ciao,11 anni fa quando successivamente all’intervento fui sottoposta a chemio la mia unica preoccupazione era di non far notare ai miei quattro figli di 21 14 10 5 anni il mio malessere, col risultato che quando questo diventò impossibile entrai in crisi profonda.
Andai da una psicologa, aiutata dal mio padre spirituale, e mi fece comprendere che l’unico messaggio che avrebbe educato i ragazzi sarebbe stato quello di una mamma che affrontava la malattia con tutti i limiti che imponeva, usando tutti gli strumenti per affrontarla al meglio, compresa quella di farsi aiutare dallo psicologo.
Questo mi aiutò poiché cominciai a curarmi veramente, senza fingere di essere ciò che non ero, la mia famiglia si prodigò in ogni modo, la femmina quattordicenne andò in crisi perse l’anno scolastico, ma anche questa esperienza la aiutò a crescere e maturare. Feci mia la frase di San Paolo: quando sono debole, è allora che sono forte ( II Cor).
Tranquilla cara, rispetta il tuo corpo, stai vicina come puoi ai tuoi cari, tutto concorre al bene, ti abbraccio.